Secondo The Fix, il blog di politica del Washington Post, Mike Huckabee potrebbe avere una chance in Iowa o, perlomeno, avere un ottimo risultato. Buone notizie per Rudy Giuliani, IMHO: Mitt Romney sta investendo molto in Iowa e sarebbe il candidato maggiormente danneggiato da un'affermazione di Huckabee.

Why (and How) Huckabee Can Win Iowa -

Appuntamento, per tutti i sostenitori italiani di Rudolph Giuliani, martedì 27 novembre alle 19.00, a Roma, presso la Sala Lettura dell’Hotel Aleph (via San Basilio n. 48).

"Se fossimo americani voteremmo Rudolph Giuliani" ha dichiatato uno degli organizzatori dell'iniziativa, Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia. "Giuliani è un paladino dei valori dell’Occidente, un difensore dell’ordine e della sicurezza e quindi, in concreto, della libertà dei cittadini, un autentico liberista nemico del tassa e spendi e un efficientissimo uomo di governo, come ha dimostrato da sindaco di New York. Accanto a tutto questo (e senza alcuna contraddizione) sui temi eticamente sensibili Giuliani ha anche una visione che in Italia definiremmo libertaria, aperta all’innovazione e al pieno riconoscimento dei diritti individuali. E’ una esperienza che riteniamo di grande interesse e significato, anche al di fuori dei confini statunitensi".

All'iniziativa hanno già aderito all’iniziativa diversi politici e parlamentari tra cui l'ex ministro della Difesa, Antonio Martino, Antonio Salvatore Ferrigno (eletto nella circoscrizione America del Nord), Antonio Martusciello, Gustavo Selva, Nino Paravia, Chiara Moroni, Daniele Capezzone, Marco Taradash e Peppino Calderisi, oltre ad esponenti del mondo economico ed imprenditoriale, dell’informazione, del giornalismo, della blogosfera. Tra cui, aggiungiamo orgogliosamente, anche Italian Bloggers for Giuliani 2008.

Diamo dunque appuntamento a tutti i nostri iscritti a Roma, martedì 27 novembre, a Roma, presso la Sala Lettura dell’Hotel Aleph di via San Basilio 48.

CEOs tend to be students of leadership and strategy, and so it comes as no surprise to Pew Research President Andy Kohut that CEOs are attracted to Rudy Giuliani's "strong leadership image." CEOs have wealth, power and influence, but also are part of a demographic too small to have been analyzed like soccer moms and NASCAR dads. But what little research there is, including an unscientific survey of 154 CEOs by USA TODAY, suggests that they are not monolithic. Two in five vote Democratic. But the typical CEO would vote for Giuliani, which supports the long-held belief that executives worry less about social positions on abortion and gun control and more about fiscal issues such as the economy and federal deficits. CEOs are also pragmatic and see Giuliani as the best hope for a Republican victory a year from now. (...)

Rudy Giuliani Campaign Manager Mike DuHaime and Senior Strategist Brent Seaborn held a conference call with reporters earlier today to outline their strategy heading into the primary season. The strategy, which focuses on more on the states coming into play on February 5th than on the early contests, is well known, but with the release of the official delegate apportionment by the Republican National Committee last week, DuHaime and Seaborn laid out the case in concrete terms (...)

Rudy prende il volo anche nelle rilevazioni statistiche di Rasmussen Reports, uno dei pochi istituti di ricerca che lo ha sempre visto in affanno rispetto ai concorrenti in campo repubblicano. Nell'ultimo sondaggio, Rasmussen assegna a Giuliani il 27% dei consensi. Alle sue spalle: Fred Thompson e Mitt Romney appaiati al 14%, John McCain al 13%, Mike Huckabee al 10% e Ron Paul al 6%.

Interessante anche l'ultimo sondaggio condotto da Rasmussen in Connecticut, che vede Rudy (46%) condurre su Hillary Clinton (43%) in uno degli "stati blu" per eccellenza. Nessun altro repubblicano, in Connecticut, riesce a raggiungere il 40% in un ipotetico match-up con Hillary.

Rather than a break with Bush, Giuliani represents stylistic continuity. The cross-dressing, nonchurch-going, pro-choice New Yorker has more in common with the brush-clearing, evangelical, pro-life West Texan than any of the other Republican candidates. He's an urban cowboy, who tamed New York City with his no-nonsense commitment to law and order (...)

Pat Robertson, una delle più influenti figure del mondo evangelico statunitense e del movimento social conservative, ha annunciato pubblicamente il proprio endorsement a favore di Rudolph Giuliani. (...)

Continua su The Right Nation.

Rudy consolida la sua leadership nell'ultimo sondaggio USA Today/Gallup. Giuliani, in lieve crescita, raggiunge il 34% dei consensi in campo repubblicano. E questa volta, alle sue spalle, a condurre il gruppo degli inseguitori non c'è più Fred Thompson (17%) ma un redivivo John McCain (18%), che ormai da qualche settimana sembra essere riuscito ad invertire il trend negativo degli ultimi mesi. Seguono Mitt Romney (14%) e Mike Huckabee (6%).

Allungo di Rudy nell'ultimo sondaggio di Rasmussen Reports. Rasmussen, utilizzando uno screening degli elettori repubblicani più restrittivo rispetto agli altri istituti di ricerca, tende sempre a "sottorappresentare" Giuliani. Ma l'America's Mayor sembra ormai volare, a livello nazionale, a prescindere dal sistema di campionamento. Ad inseguire Giuliani (24%), il solito Fred Thompson (18%). Ma la vera novità è che in terza posizione si affaccia Mike Huckabee (14%), dopo aver scavalcato sia John McCain (13%) che Mitt Romney (11%).

Intanto, in campo democratico, Hillary Clinton (40%) è al livello più basso degli ultimi mesi, ma né Barack Obama (21%) né John Edwards (13%) sembrano essere in grado di produrre lo sprint necessario ad insidiarne la vittoria alle primarie.

Rudy stabile al 28% nell'ultimo sondaggio CNN/Opinion Research. Alle sue spalle, si accalcano Fred Thompson (19%), John McCain (16%), Mitt Romney (11%) e Mike Huckabee in lieve crescita (10%).

House Republicans see a 2008 ticket topped by former New York Mayor Rudolph W. Giuliani making congressional races in Democratic strongholds of the Northeast more competitive, improving the party's odds for picking up the 16 seats to win back the majority. The popularity of the former mayor — polls in the region show Mr. Giuliani neck and neck with Democratic front-runner Sen. Hillary Rodham Clinton of New York — promises to put in play congressional races in New York, New Jersey, Connecticut and Pennsylvania — districts that typically vote Democrat (...)