Network: TocqueVille | Join Rudy 2008 | Blogs for Rudy

Fiscal Discipline

Date un'occhiata alle tabelle pubblicate alla fine di questo articolo di Tom Bevan su Real Clear Politics, in cui viene analizzato il presunto (molto presunto) fenomeno dei "Republicans for Obama". E scoprirete perché...

(...) when you look at this data, combined with the various scenarios that play out on the electoral map, you can see why Rudy Giuliani, if he can possibly make it through the Republican nomination process, poses real problems for Democrats and probably gives the GOP its best shot at hanging on to the White House.

Ci sono due modi di presentarsi agli elettori come candidati alla guida di un Paese. Uno è questo, e i risultati, dopo poco, sono questi. L'altro è il modo serio. Rudolph Giuliani, candidato alle primarie del partito repubblicano americano, ha scelto il secondo.Il suo programma si articola in dodici punti, appena presentati. Dodici impegni ("commitments") dinanzi agli elettori: chiari, semplici, concreti. (...)

Continua su A Conservative Mind.

“Giuliani leads among Evangelicals; Clinton leads among Catholics.” (Baptist Standard, 30 aprile). La sintetica sintesi, confermata dai dati di poll institute come Quinnipiac, fa innanzitutto giustizia di un sacco di luoghi comuni, sopratutto europoidi. Con buona pace del mainstream media, emerge che Giuliani non pare essere quello che "i Social Conservative non voteranno mai"; d'altro canto molti nella sinistra europea non gradiranno scoprire che la "loro" Hillary piace ai papisti americani (pedofili)! Oibò, che la Clinton somigli più a Rutelli che a Zapatero? Infine ce n'è anche per i Cattolici, non potranno più dire che Giuliani non va votato per via dell'aborto: è apprezzato da cristiani rigidi sul tema almeno quanto loro e molto più praticanti nella media. Aldilà dei luoghi comuni sfatati, approfondire l'apparente paradosso sull'allineamento politico delle comunità cristiane in America è interessante e può portare lontano (...).

Continua su Neo Quid Nimis (grande Abr!).

New Hampshire: GOP Debate

Il dibattito televisivo ha mostrato un Giuliani in grande forma, molto più presidenziale, preparato e concentrato rispetto alle due precedenti occasioni. Ha voluto dare l’impressione del “problem solver”, di quello che risolve i problemi, che fornisce la dritta giusta, del politico capace, efficiente, senza paura.

(...) McCain e Giuliani, addirittura, non prendono in considerazione il ritiro dall’Iraq nemmeno se a settembre la relazione di Petraeus sullo stato della missione fosse negativa. Giuliani, infine, ha prontamente risposto “assolutamente sì”, alla domanda se ancora oggi ritiene che invadere l’Iraq sia stata la scelta giusta. “Siamo in una guerra vera”, ha ribadito Giuliani, l’unico ad attaccare direttamente i democratici e Hillary in particolare perché, ha detto, “non sono stati nemmeno capaci di pronunciare le parole ‘terrorismo islamico’ nel loro dibattito di domenica”. In generale, la differenza più grande è proprio questa: i repubblicani dicono che l’America è in guerra, i democratici no.

Christian Rocca, sul Foglio (e su Camillo), racconta il dibattito televisivo tra i candidati repubblicani in New Hapmpshire. Aspettando Fred Thompson, ha vinto (ancora) Rudy.

Giuliani ancora in testa negli ultimi due sondaggi sulle primarie repubblicane. Secondo Washington Post e ABC News, l'ex sindaco di New York avrebbe il 32% dei consensi nell'elettorato del GOP con 13 punti percentuali di vantaggio su John McCain (19%). Più staccati: Fred Thompson (11%), Newt Gingrich (9%) e Mitt Romney (9%). Anche secondo l'ultimo sondaggio Gallup/USA Today, Rudy (32%) avrebbe il 13% di vantaggio su McCain (19%). In questo caso, però, il terzo classificato sarebbe Romney (12%) seguito da Thompson (11%) e Gingrich (8%).

L'ex direttore dell'FBI, Louis Freeh, sosterrà ufficialmente la candidatura di Rudy Giuliani alla Casa Bianca. Freeh, che quando era all'FBI (dal 1993 al 2001) ebbe una serie di durissimi scontri con l'amministrazione Clinton, sarà il Senior Homeland Security Advisor di Giuliani e il responsabile della sua campagna in Delaware. "Conosco e ammiro Rudy da oltre 25 anni per la sua leadership e le sue capacità di innovazione nel campo del law enforcement - ha dichiarato Freeh alla stampa - per la sua devozione verso la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legge, che hanno trasformato una delle città più pericolose degli Stati Uniti in un modello di law and order".